Accesso agli atti, scaricabarile dell’Inpgi su Investire SGR: operano in autonomia

Nessun accesso agli atti – o quasi – verrà concesso al Siai, il sindacato degli inquilini Inpgi, a fronte delle famose dieci richieste formulate dal segretario Corrado Giustiniani lo scorso agosto (leggi qui).

L’Inpgi si trincera dietro uno scaricabarile molto articolato che consiste nel dire “le carte andatele a chiedere a Investire Sgr”. Cioè la società cui un paio di anni fa fu conferita la gestione manageriale dell’intero patrimonio immobiliare dell’ente mediante un complicato
conferimento di quote da finanza creativa. E questo perché la legge sull’accesso agli atti degli organismi di diritto pubblico – a parere di chi ha risposto alla lettera di Giustiniani – non contempla anche l’acquisizione da parte dell’istituto di dati non in suo diretto possesso né di elaborare statistiche o di attivarsi per altre carte “detenute” presso enti terzi, al fine di poi mettere il tutto a disposizione di chi ha chiesto tale accesso agli atti.

Insomma : andatevela a vedere voi con Investire Sgr. Che però è un soggetto privato e non un ente privatizzato ma con funzioni di diritto pubblico – erogare le pensioni dei giornalisti – come l’Inpgi. Cosa che può complicare la vita al Siai e al suo valente segretario.

Oggi InvestireSgr gestisce la dismissione di un intero comparto che vale centinaia di milioni di euro ma di risultati sinora se ne vedono pochi. L’ultima relazione semestrale disponibile parla di perdite di gestione di oltre sette milioni di euro. E anche le case in dismissione faticano a essere vendute anche per i prezzi fuori mercato cui sono state poste su piazza.

E a Investire rimanda l’Inpgi per le richieste più delicate avanzate da Giustiniani, tra cui quelle su via Novelli, messa in vendita a sorpresa dopo migliorie costose che presupponevano al contrario un utilizzo istituzionale da parte dell’Inpgi. Poi c’è la questione delle polizze cambiate per il patrimonio immobiliare, con voci che vengono da Inpgi immobiliare (i cui dipendenti male hanno digerito la esautorazione nella gestione del patrimonio immobiliare) su strani risparmi su disgrazie abbastanza comuni come gli incendi e su spese nuove come quelle per il “rischio maremoto” e quelle per i danni da “eruzione vulcanica”.

Tutte cose per conoscere le quali il segretario del Siai dovrà attrezzarsi per una lunga battaglia giudiziaria davanti al Tar e al Consiglio di stato. Con la speranza di ottenere la stessa soddisfazione che ha avuto – sempre contro l’Inpgo – il collega Pierangelo Maurizio con una recente sentenza del massimo organo della giustizia amministrativa.

A Giustiniani, con ironia involontaria, l’Inpgi ha concesso solo di acquisire “i dati sui valori di apporto degli immobili al Fondo. Previo pagamento del costo delle fotocopie”.

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