Crisi dell’editoria, il New York Times ha la “ricetta” per superarla?

Servizi pubblicati subito sul sito, sul cartaceo invece una selezione del “the best of” tra quelli più letti online, maggiori investimenti sulla qualità dell’informazione (e, di conseguenza, sulla credibilità del brand). Questa, in estrema sintesi, la ricetta del New York Times che, come gli altri media (ma meglio di loro) sta affrontando questo periodo di crisi dell’editoria.

Il futuro è il digitale. La carta stampata è morta. Sì. No. Forse. Sul destino dei quotidiani si è detto tutto e il contrario di tutto. C’è chi ha abbandonato il cartaceo dedicandosi esclusivamente all’informazione sul web, c’è chi imperterrito ha continuato a riempire fogli di giornale, rendendo la grafica più accattivante e i contenuti più fruibili. C’è chi ha messo online gli stessi articoli in edicola, ma a pagamento… Insomma, si sta andando per tentativi.

Qualcuno, però, ci sta azzeccando. Come il New York Times, non a caso il più importante e rispettato quotidiano del mondo, con 4 milioni di abbonati a prezzo pieno (15 dollari al mese) di cui tre all’edizione digitale e uno a quella cartacea. E circa 590mila copie vendute ogni giorno feriale. Niente male in un periodo in cui molti “si informano” solo sui social.

Il segreto? Semplice: qualità dell’informazione, affidabilità delle notizie, editoriali scritti da persone autorevoli. Quel che basta per far venire voglia di leggere un giornale, cartaceo o digitale che sia.

A tal proposito, va fatto notare che a differenza di quanti hanno “fatto pasticci”, mescolando carta e web senza dare loro caratteristiche ben precise, il NYT è stato un maestro in questo: li ha considerati due mezzi distinti di informazione, ognuno con le proprie peculiarità, e ne ha tirato fuori il meglio, “tarandoli” sulle necessità dei propri lettori.

Vuoi sapere immediatamente cosa sta succedendo dall’altro capo del mondo in questo momento? Vai sul sito internet per le “breaking news”. Vuoi un approfondimento su una determinata questione, magari da parte di più esperti, anche dal punto di vista contrastante, per corroborare le tue convinzioni o (perché no?) cambiarle? Vai in edicola e compra la versione cartacea, con gli inserti, i reportage, le analisi e i “contenuti speciali”.

È questa la soluzione vincente? A guardare i risultati ottenuti parrebbe di sì. Ma ogni contesto è diverso. I lettori si evolvono, le esigenze cambiano, quel che funziona (o non funziona) oggi potrebbe sorprendere domani. Quel che è certo è che bisogna prestare attenzione a quello che i propri lettori cercano e darglielo. Banale? Forse. Ma spesso le soluzioni più semplici sono le migliori.

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