Braccio di ferro Pd-M5S su Gasbarra AD all’Ente EUR; e dissidi interni Pd anche sull’ANAS

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Tra i molti motivi di contrasto tra Pd e M5S, ci sono anche varie nomine. Ma anche all’interno dello stesso partito guidato da Zingaretti, i dissidi non mancano. Eccone qualche esempio illuminante su entrambi i fronti.

Sul primo fronte, c’è la nomina dell’AD dell’Ente EUR, incarico vacante dopo le dimissioni di Enrico Pazzali, ben contento di essersene potuto tornare a Milano a guidare la Fondazione della Fiera. Su quella poltrona, il segretario del Pd vuole assolutamente l’ex-presidente della Provincia, il democristiano Enrico Gasbarra, suo compagno di merende dai tempi dell’acquisto, dal costruttore Parnasi, di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova sede dell’ente locale poi abolito.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, obbediente, aveva già predisposto tutto. Anche perché Gasbarra se l’era già dovuto prendere, come inutile consulente al ministero, con compenso di 75mila euro annui. Troppo pochi per un ex-politico che ora punta ad andarne a prendere altri 240mila.

Ma proprio l’estrazione partitica dell’ex presidente della Provincia ha scatenato i cinque stelle, che stanno provando in tutti i modi ad impedirne la nomina. Con un’argomentazione ineccepibile: non si può passare da un manager di alto livello come Pazzali, ad uno stagionato personaggio che in vita sua si è occupato solo di politica. Oltretutto, alla guida di un ente in cui sono necessarie specifiche competenze economiche, finanziarie e bancarie. Manager di questo tipo ce ne sono parecchi in circolazione.

Il tandem Zingaretti-Gualtieri, però, sembra deciso a non mollare la presa. Ne fa fede una dichiarazione, in puro stile democristiano, fatta diffondere dalle agenzie dallo stesso Gasbarra. Che fa sapere di “non essere interessato” alla poltrona. Certo, come no: lui è superiore a queste lottizzazioni, ha ben altro a cui ambire.

Come per esempio, prendere il posto di Zingaretti alla presidenza della Regione, quando il segretario-governatore, presto (entrata al governo) o tardi (scadenza del mandato) la lascerà libera. Comunque, adesso occorrerà attendere il 20 luglio, data fissata per la nuova assemblea dei soci dell’Ente EUR, per sapere come andrà a finire il braccio di ferro Pd-M5S e le finte ritrosie del candidato Gasbarra.

Sull’altro fronte, quello interno al Pd, i dissidi riguardano la successione all’AD di ANAS, Simonini. Con la ministra delle Infrastrutture, De Micheli, più che mai decisa a nominare l’attuale numero uno di CONSIP, Cannarsa e il segretario Zingaretti, che vorrebbe invece Dibennardo. Probabile che la spunti la ministra. Tanto è vero che Dibennardo avrebbe già confidato di essere pronto a trasferirsi in Canada, riunendo la famiglia (i figli lavorano la’) e godendosi la ricca pensione senza più gli stress di via Monzambano.

3 COMMENTS

  1. Questo periodo ha fatto comodo a tutti soprattutto a quei pupazzi che gestiscono le ST come cosa privatistica assieme a quei sindacalisti che si sono fatti promuovere stando a casa a prendere lauree su internet (BO fa tendenza in questo) . Ma sta arrivando come ogni anno il Natale fatto di comunicati sindali unitari che avvallano promozioni in barba all’art 30 del CCNL. Branco di buffoni. Gente in giacca e cravatta fuori ma con le pezze al culo dentro. E tutti quelli che svolgono mansioni superiori senza pezzi di carta e sponsor??? Dovranno aspettare la Pasqua??? Buon Natale a tutti quelli che non troveranno nessun regalo. A tutti gli altri ci pensa CISL.

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