“Le scelte di riordino della Difesa legate all’attuazione del Libro Bianco sono preoccupanti“. Parole come pietre quelle usate dal potente sindacato autonomo del personale civile per bocciare l’articolato del disegno di legge che Roberta Pinotti e il “generalissimo” Claudio Graziano hanno fatto approvare con un vero e proprio blitz dal Consiglio dei Ministri dieci giorni fa.
E la Direzione Nazionale dell’FLP ha deciso di disertare l’incontro di domani con il vertice della Difesa se non verrà modificato l’ordine del giorno con l’inserimento di tutte le richieste formulate a suo tempo dal sindacato. Ad inasprire gli animi, c’è l’atteggiamento intransigente della Pinotti e di Graziano, che vogliono parlare solo del discusso ddl applicativo del Libro Bianco. E ciò malgrado le promesse fatte a suo tempo ai sindacati da parte del sottosegretario Rossi, che si era impegnato a sottoporre preventivamente l’articolato prima della sua presentazione in consiglio dei Ministri.
L’FLP, insomma, si è sente presa in giro ed ora è ad un passo dalla proclamazione di dure iniziative di protesta per riportare la faccenda nei normali binari della concertazione. Nel comunicato ufficiale diramato dopo la riunione della Direzione Nazionale, il potente sindacato dei dipendenti civili bolla come “irragionevole” la “rivoluzione degli attuali assetti della Difesa, depotenziando l’area T/A e militarizzandone pezzi importanti“; e inoltre “marginalizza il ruolo e l’impiego dei lavoratori civili, in primis presso Arsenali e Stabilimenti, per i quali non si è varato in questi anni il piano straordinario di assunzioni…e si disegna un futuro fatto di privatizzazioni“.
La contestazione del discusso ddl applicativo del Libro Bianco, insomma, arriva da tutti i fronti: da quello militare, dove la riorganizzazione studiata dal tandem Pinotti-Graziano viene accusata di “verticismo” per far acquistare un potere sterminato al Capo di Stato Maggiore della Difesa (che si è auto attribuito anche la presidenza di tutte le commissioni d’avanzamento per generali e ammiragli); a quello, appunto, dei dipendenti civili, stufi di essere considerati l’ultima ruota del carro dal punto di vista retributivo e occupazionale.
Un bel successo, non c’è che dire. Ma si sa: la gatta frettolosa fa i gattini ciechi.
