Difesa, Restaino chiude in bellezza: pullman requisiti e ricco buffet, sempre ignorando il MEPA

Non gli bastava aver vinto il “braccio di ferro” per ottenere la prestigiosa sede della Caserma Gandin. Né poteva accontentarsi di aver ottenuto – per meriti badogliani – la presenza nientemeno che del CHOD, Enzo Vecciarelli.

Macché, sempre troppo poco per celebrare il suo soffertissimo addio all’amato Raggruppamento Autonomo del Ministero della Difesa. E così, l’ineffabile generale Gerardo Restaino ha requisito tutti i pullman destinati al trasporto del personale che risiede fuori Roma, costringendo domani alcune centinaia di militari “poveracci”o a mettersi in licenza o a sobbarcarsi interminabili viaggi con tre o quattro mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro.

Contemporaneamente, alla Gandin, altre centinaia di vip scelti personalmente dall’ex-potente, potranno assistere ad una megacerimonia degna di un passaggio di consegne tra CSM. E subito dopo rifocillarsi con un principesco buffet da 5mila euro. Anche questo, naturalmente, senza bisogno di passare attraverso le fastidiose “forche caudine” del MEPA.

Ma certo, cosa sono questi inutili vincoli posti dal MEF per gli acquisti e le forniture della Pubblica Amministrazione? Per Restaino, vale l’ormai famoso detto di Alberto Sordi nel “Marchese del Grillo”: “io so’ io e voi nun s’ete ‘n c…”.

Commenti

  1. Che silhouette… Li mor… Che spettacolo. Uno smilzo, un atleta.. In più sulla manica della divisa(che mo scoppia) ha pure il simbolo di ferito in servizio… Sehhh vicino un piatto di maccheroni

  2. Non riuscire a lasciare neanche l’ultimo giorno un ricordo degno si S.Agostino: “non cupidigia di dominio, ma amor di provvedere”.

    Ma solo cupidigia di dominio

  3. E questo non è niente c’è chi a nome della forza armata si faceva consegnare il vino della cantina sociale per poi rivenderlo, sottobanco ovviamente, nel nord Europa. Ovviamente nessuno ha mai visto niente.

  4. Considerando la sua fisicità, non avendo rispetto del proprio corpo non possiamo sicuramente aspettarci rispetto per gli altri. Questa è la vita…

  5. Eh già cari ragazzi queste sono le cose da decantare all opinione pubblica. Una persona che si presenta cosi NON PUÒ FARE IL SOLDATO. Capisco che l età avanza inesorabilmente per tutti… Ma un po di lucchetti al frigorifero ci vorrebbero. Ci sono generali e alte cariche che, seppur ultracinquantenni si tengono allenati. SI COMANDA CON L ESEMPIO.

    • Renato. Puoi gentilmente elencare le cose buone? Semplicemente qui non si offende nessuno in base all aspetto fisico. Non puo essere un soldato punto.

      • A onor del vero, qui tutti i commenti vertono solo sull’aspetto fisico e ciò è raccapricciante e frutto della mancanza di argomentazioni serie di gente frustrata e repressa. Non conosco il personaggio, ma qui nessuno ha riportato fatti concreti, né buoni e né cattivi. Perfino l’articolo è pura illazione e anche scorretta. Per dirne un paio, non c’è obbligo del MEPA fino a 5000 euro IVA esclusa e le linee militari sono concessioni e non un diritto. Poi se uno vuole sempre pensar male a prescindere, nessun confronto è possibile. Tirate fuori le palle sui social, mettete il vostro nome e cognome ed esponete infatti riportando le prove. Al contrario, tutto quello che scriverete sarà solo fuffa frutto di menti represse.

  6. Ma tutti il suo aspetto fisico guardate? È vero, è fuori forma e tutto quello che volete, ma è uno che ha sempre saputo come è dove impiegare i propri uomini. Un soldato, secondo me, se sa che il suo comandante è “grasso” ma che è in grado di garantire la sicurezza di ognuno di loro, la forma. Fisica passa in secondo piano. Se uno è atletico, sportivo e tutto è poi ti manda ad ammazzati da solo…. Parliamone. Stiamo parlando di una persona con una marea di missioni, 2 lauree, un master, collaborazioni con eserciti esteri, missione continuativa di 38 mesi. Abbiamo davanti una Persona con un bagaglio d’esperienza e culturale non indifferente. Ok, esagera con le sue manie di egocentrismo, ma sti c…. Meglio lui che tanti altri he stanno solo dietro le scrivanie senza sapere dove si trovino

  7. Ma come si fa a scrivere cretinate come queste: “Considerando la sua fisicità, non avendo rispetto del proprio corpo non possiamo sicuramente aspettarci rispetto per gli altri.”. Allora tutti i magri sono persone rispettose ed oneste. Collegate il cervello prima di parlare…..

  8. brutta salsiccia de lardo, irrispettoso, presuntuoso ex padre eterno venuto giù dalla croce. Meno male che se ne è andato, 10 anni di soprusi. Ma se dio esiste tutto quello che ha fatto gli ricadrà sulla groppa.

  9. Un autobus per scarrozzare un militare da casa alla sede di lavoro? Viaggi pagati dagli onesti contribuenti che pagano regolarmente le tasse? QUESTA SI’ che è una VERGOGNA, la questione deve essere portata subito all’attenzione della comunità dei cittadini italiani perché devono sapere che degli autobus militari vengono utilizzati per accompagnare a lavoro marescialli, colonnelli e generali. Un autobus acquistato ed utilizzato per motivi di servizio come il trasporto di personale per una missione estera, per una cerimonia, per un’attività addestrativa è giustificato; non lo è se quegli autobus vengono utilizzati per far viaggiare comodamente i militari da casa a lavoro e viceversa. Gli insegnanti di scuola, che guadagnano appena 1200 euro al mese, sono costretti a comprare abbonamenti del treno per 300/400 euro al mese o abbonamenti per autobus/metro per svariate centinaia di euro all’anno per raggiungere i propri luoghi di lavoro, invece i militari viaggiano gratis a spese del contribuente, che paga i suoi spostamenti.

    Grazie a questi articoli si capisce come lo strumento militare abbia fatto il proprio tempo e che vada riconvertito in qualcosa di più aderente alle esigenze della società.

    Una interpellanza parlamentare, dopo questo articolo, ci sta tutto sul perchè degli autobus militari vengano usati come taxi per i militari per andare a lavoro quando milioni di lavoratovi, anche pubblici, devono pagarsi di tasca proprio il viaggio.

    • C’è una piccola differenza: agli insegnanti non può venire ordinato dall’oggi al domani di fare fagotto e andare a insegnare a 1000 km da dove vivono.
      Detto ciò, molto meglio un insegnante che un militare.

  10. Una persona che ha fatto della malvagità il suo leit motiv.
    Non conosce il sorriso, ma si impegna sempre per cercare di toglierlo agli altri.
    Ma, in questo caso la frase perfetta è :”Una risata lo seppellira’”

    • Lungi dall offendere una persona in base all aspetto fisico, credo, e convinzioni almeno per me. Ma se uno di questi è cattivo e malvagio( mi sono pure informato… Ha fatto piangere parecchie persone…) allora si può e si deve andare giù pesante.. È il minimo. Il loro sistema di potere lo hanno creato su minacce ed omertà e non sull autorevolezza che deve essere propria di un comandante di uomini e donne. Ps noto con piacere che c’è anche qualcuno che lo difende…. Gli avrà promesso siiiicuuuro un trasferimento e/o una missioncina

  11. Ancora però non ho letto un commento o un parere da parte di molti lettori sull’utilizzo di autobus per trasportare personale da casa a lavoro e viceversa a gratis senza che paghino assolutamente nulla. Il gasolio per farli muovere costa, così come costa la manutenzione di questi mezzi così come costa la giornata dell’autista che, per fare da taxi, non può essere impiegato in altre attività.

    Perché io contribuente devo pagare questi viaggi a gratis del personale? Cosa aspettano ad eliminarli?

    Caro Guido Paglia perché non fai un articolo su questo vergognoso spreco che noi tutti italiani dobbiamo pagare per i benefici di una casta di privilegiati?

    Attendo fiducioso.

  12. Da quello che leggo sembra che noi soldati non paghiamo le tasse( “l’autobus lo pagano i contribuenti”) per piacere smettetela con questa cantilena del periodo della leva obbligatoria, le tasse le paghiamo anche NOI soldati e non prendiamo 3000 euro al mese e siamo CONTRIBUENTI anche noi

    • Nessuno ha scritto che i militari non pagano le tasse anzi pagano fino all’ultimo centesimo come tutti gli impiegati pubblici con una piccola differenza: il militare viaggia gratis su autobus pagati anche da me ed io, che non sono militare, pago solo le tasse, parte delle quali vengono usate per pagare gli spostamenti a gratis di militari per andare a lavoro, come ci fa sapere il nostro amico Guido Paglia. Ciò è vergognoso ed inaccettabile. Cari militari, se volete andare a lavoro, pagatevi il biglietto.

      • Si come no in piedi e in divisa noi militari e invece i poliziotti e i carabinieri che viaggiano uguale senza pagare in civile ne vogliamo parlare?

  13. Certo un po di decoro Signor Generale… ma tralasciando questo, requisire tutti i pullman è assurdo.
    Pazienza i vecchi stanno andando via… speriamo nella nuova generazione!
    Ah.. leggendo qualche commento da ignoranti, vedete le buste paga dei militari, supertassati e contributi versati anche alle amministrazioni pubbliche! Non fate i pecoroni.

    • Lo stipendio di un militare è pubblico quindi si sa quando prende così come so da conoscenti che si fanno le lotte interne per essere inviati in missioni all’estero dove si guadagnano almeno 4.000€ al mese oltre lo stipendio. Non a caso, maresciallo di mia conoscenza cambia auto più frequentemente del cambio biancheria intima. Per non parlare di attività economiche sotto copertura perché intestate alla moglie ma a chi il maresciallo di turno partecipa attivamente. Per non parlare di quei marescialli che partecipano a organizzare eventi musicali, calcistici con tanto di compensi al nero per poi farli passare solo come sporadiche collaborazioni.

      Non nascondiamoci dietro la foglia di fico. I Militari stanno bene e guadagnano bene rispetto ad altre categorie forse più importanti come gli insegnanti.

      Detto ciò, Paglia ci ha fatto sapere che centinaia di autobus vengono usati invece che per motivi di servizio, ma per accompagnare il maresciallo di turno da casa a lavoro a gratis. Quindi, caro Paglia continua su questo argomento ti prego e con una sassata rompi questi privilegi medioevali.

      • Errore di digitazione “quanto” e non “quando”.

        A proposito, non venitemi a parlare del rischio della vita perché in Kosovo o in Libano sono vacanze Valtur.

  14. basta con questi privileggi oltre che viaggiare gratis sui pulman militari anche sui treni regionali viaggiano gratis non avendo il buon senso di far sedere chi sta in piedi sono senza vergogna stando in divisa ,questi sono i personaggi che dovrebbero difendere la patria facendo finta di dormire per non far sedere chi e in piedi

    • Su questo sono meno d’accordo. C’e una convenzione tra Regioni e Ministero Difesa, correggetemi se sbaglio, per far viaggiare gratis militari su mezzi pubblici perché possano intervenire in caso di necessità, ma soprattutto fare da deterrenti per eventuali malintenzionati. Quello che invece non è accettabile è quello che ci fa sapere l’amico Paglia e cioè che autobus di servizio invece di essere usati per motivi di servizio vengono usati per trasportare personale chiamandoli, su questo però Paglia sbaglia, dei poveracci. Poveracci non lo sono perché guadagnano molto di più di altri privati lavoratori, ma alla fine hanno questi privilegi.

      Basta con questi privilegi, caro Paglia ti invito nuovamente a lanciare “sassate” contro queste spese inutili, gli autobus devono servire per spostamenti di servizio (addestramento, cerimonie, interventi, etc) non per far viaggiare privilegiati da casa a lavoro.

      • Caro Marco, le sfuggono due cose: la spesa di cui si lamenta è una infinitesimo nel mare magno del bilancio dello Stato (le linee non sono tante e tutte strategiche) e permette in città come ad esempio Roma, dove la carenza del sistema pubblico di trasporto è nota, di assicurare la regolare presentazione in servizio (a proposito, parlava di motivi di servizio…come se prendere “servizio” non lo fosse) limitando l’uso del mezzo privato. Ciò consente quindi anche di ridurre la presenza di minor auto private su strada (minor traffico e minor inquinamento) ed eliminare quasi totalmente il rischio di infortuni, che poi causano assenze che inficiano il “servizio” (ma quante volte ricorre sto termine “servizio”? Strano vero?). Consideri anche che i militari subiscono frequenti cambiamenti di sede e, quindi, in posti a volte scomodi rispetto la propria abitazione. Inoltre, sulle linee è ammesso anche il personale civile, quindi smettiamola di parlare di privilegi solo per militari. Invece di straziarsi per far togliere quel beneficio ad altri, con un livore tale che sa quasi di invidia o frustrazione, si batta affinché il suo datore di lavoro la agevoli a non dover usare il mezzo privato, che causa allo Stato più morti, feriti e spese di quelle quattro linee militari esistenti. Aggiungo, infine, che proprio perché è un beneficio ma non un diritto, questo può essere temporaneamente soppresso in caso di eventi istituzionali. Anche quel tal Paglia può star sicuro che nessun militare ha pianto se per un giorno ha dovuto usare alternative, magari un po’ più scomode, al bus. Qui a piangere, da quello che vedo, sono solo certi commentatori e quella sorta di giornalista di falsa inchiesta.

  15. Caro Il Gladio va bene tutto quello che dici, ma se per sopperire ad una deficienza del servizio pubblico (biglietto a pagamento) ne creiamo uno parallelo (a gratis) vuol dire creare dei privilegiati rispetto a chi, come ad esempio un insegnante, deve fare i conti con i mezzi pubblici, deve acquistare un biglietto, deve giustificarsi con il Dirigente scolastico quando arriva in ritardo per colpa del treno in ritardo o della corsa del bus soppressa ovvero assentarsi perché c’è l’ennesimo sciopero dei mezzi pubblici.

    Non vogliamo sopprimere questo “servizio”? Allora facciamo contribuire economicamente chi ne usufruisce perchè tutti vorrebbero essere accompagnati da casa a lavoro e tutti si muovono per servizio. Far passare l’idea che il trasporto di personale militare nonchè civile della difesa sia un motivo di servizio lascia molte perplessità. Giustamente lei dice, non dobbiamo combattare per annullare un beneficio, ma combattere con il datore di lavoro perchè altre categorie di lavoratori abbiano lo stesso beneficio. Mi sembra pura fantasia, forse nemmeno lei ci crede veramente. Il Ministero Difesa può assicurare tale servizio di taxi perchè ha in gestione automezzi pubblici fornitigli per altre finalità che non sono quelle finalità di servizio che lei chiama tali. Accompagnare il maresciallo, il colonnello da casa a lavoro non è servizio così come non lo è per il generale farsi accompagnare con l’auto blu da casa a lavoro (a parte motivi di sicurezza e incolumità personale). Il suo ragionamento giustificativo per far passare l’accompagnamento a lavoro come servizio (seppure lo ripeta varie volte) non regge minimamente. Quando un beneficio è di pochi allora diventa un privilegio e in un Paese civile e democratico come l’Italia non ci possono essere privilegi.

    Mi parla di frequenti cambiamenti di sede. Se non sbaglio vengono remunerati per tali spostamenti. Forse remunerazioni anche abusate con gli spostamenti “ad hoc” tra città limitrofe.

    Su una cosa le dò ragione cioè sul fatto che Paglia abbia scritto una grossa fesseria sul fatto che autobus siano stati tolti per un giorno dalla disponibilità dei “poveracci” militari e civili della difesa. Uno, non sono poveracci anzi. Due, ben venga che utilizzino anche loro i mezzi pubblici, paghino il biglietto e comprendano di quale privilegio stiano beneficiando e assaporino l’ebrezza di autobus stracolmi di gente, di odori di sudore di tutti i tipi, di sudate animalesche per mancanza di aria (non solo quella climatizzata), dei ritardi, degli scioperi, degli scippi, delle litigate, dei barboni, dei mendicanti, dei rom e zingari.

  16. Caro caro y gaudio tu sei un militari e difendi i tuoi privilegi te lo dice un dipendente civile della difesa, di quanto incassi al mese mametticitutto
    I bi i

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