Gentile direttore,
Questa mattina, leggendo come consuetudine la vostra testata, mi sono imbattuto sulla lettera da voi pubblicata circa la situazione che starebbe attraversando il Policlinico Gemelli.
Non ho potuto fare altro che constatare quanto ognuna di quelle parole sia VERA!
Per diversi motivi, che per ovvie ragioni di privacy non elencherò, sono in cura presso questa struttura da oltre 20 anni e in tutto questo lunghissimo lasso di tempo ho avuto modo e possibilità, ahimè, di conoscere moltissimi reparti e aspetti del ex nosocomio papale, in maniera più che approfondita, oltre ad avere carissimi amici d’infanzia tra il personale medico.
CONFERMO che la situazione è grave, ben lontana da quanto la struttura, forte di una notevole e imponente campagna pubblicitaria improntata all’esaltazione di un’eccellenza (da tempo scomparsa) voglia far credere.
Ad avermi ulteriormente fatto INFURIARE e dunque spinto a scriverle anche io questa lettera-sfogo, è stato il servizio mandato in onda su Rai 1 nella trasmissione “Domenica In” condotto dalla popolare Mara Venier, in cui sento alcuni medici, (sarebbe forse meglio definirli baroni?) parlare, a margine di questo evento Tennis Vip, dell’importanza di una buona prevenzione e di come questa sia fondamentale per il Gemelli. Peccato che si siano dimenticati la parolina “A PAGAMENTO” se escludiamo il luogo e le giornate strettamente legate all’evento. E sì perchè a meno che non siate Vip, parenti o soci del circolo tennis dei promotori della suddetta campagna, potete anche morire prima di essere chiamati se non avete prenotato una visita privata “intra moenia” dal costo di 200 euro. Esattamente come accade presso qualsiasi altra struttura nell’ambito del SSN…
Beh pazienti sì, ma deficienti no!
