I taser passano i test, e allora perché non vengono comprati?

Resta un mistero il perché, sebbene le pistole elettriche attualmente ritenute idonee per le nostre forze dell’ordine – Taser X2 e Magen5 – siano state valutate positivamente dai ministeri dell’Interno e della Salute, non siano state ancora acquistate per Gdf, Polizia e Carabinieri.

Dalle prove svolte emerge che entrambe le pistole potrebbero causare danni ai portatori di pacemaker o defibrillatori ma soltanto utilizzando la funzione di reiterazione della scossa.

Dunque la scelta migliore dovrebbe ricadere sul Magen5 israeliano che ha a disposizione 5 colpi invece dei due del TaserX2.

Una volta scongiurati eventuali effetti letali su portatori di pacemaker non vi dovrebbero essere più perplessità a riguardo. Senza contare che questa soluzione è già in vigore in tutti i paesi europei.

Sono anni che le forze dell’ordine attendono dotazioni che consentano maggiore efficienza e sicurezza. Non si capisce cosa si stia aspettando.

Poliziotti e carabinieri continuano a subire aggressioni, in situazioni – potenzialmente molto rischiose – che potrebbero essere risolte in poco tempo con l’uso di un Taser. Ma d’altra parte nel nostro Paese non tutti i poliziotti hanno a disposizione un banalissimo spray irritante.

Dunque se questi Taser vanno più che bene per le nostre forze dell’ordine, perché non si procede immediatamente all’acquisto?

Che i nostri operatori di sicurezza ne abbiano bisogno non è un mistero. Lo è il fatto che la situazione non si sblocchi.

“Altri” interessi dietro? Le “solite” logiche lobbistiche da soddisfare? Ne riparleremo alla prossima aggressione ai danni di un carabiniere.

 

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