Chi ha subìto la ricostruzione di un seno dopo una mastectomia sa quanto sia importante tornare alla normalità, per raggiungere la guarigione psicologica oltre a quella fisica. E qui entrano in gioco gli esperti in micropigmentazione ricostruttiva, in grado di “ricostruire” i particolari essenziali nel percorso di riappropriazione di sé e del proprio corpo.
Un numero sempre crescente di pazienti chiedono tatuaggi in grado di sostituire il capezzolo perso. Questa esigenza ha fatto sì che si sentisse la necessità di regolarizzare la pratica, per garantire igiene, qualità, sicurezza e affidabilità clinica.
DD Project, in collaborazione con UO Chirurgia Plastica Policlinico San Martino di Genova diretta dal professor Pier Luigi Santi – avvalendosi di docenti che ricoprono ruoli di spicco nei settori oncologici, chirurgici, dermatologici, psicologici e sanitari – ha messo a punto un progetto finalizzato a garantire agli interventi di micropigmentazione estetica e ricostruttiva il massimo di garanzie. A certificare che tutto sia svolto a regola d’arte è CEPAS, organismo d’eccellenza che si occupa di formazione e certificazione professionale qualificata.
«L’intuizione vincente che, prendendo spunto dal tatuaggio, si potessero realizzare trattamenti di ricostruzione areolare post mastectomia in 3D iper realistica, utilizzando però dispositivi medicali ad alta tecnologia e un protocollo di preparazione e realizzazione del trattamento in condizioni igienico-sanitarie medicali, è stata apprezzata dalla comunità scientifica internazionale quale ideale completamento del protocollo di ricostruzione mammaria – spiega Marco Callura, CEO di DDProject -. La rivoluzione del settore estetico e dei tatuaggi passa dalla professionalizzazione di attività che necessitano di un’altissima preparazione e disciplina. È fondamentale che chi opera in questo settore sia dotato degli strumenti sia tecnici che formativi idonei a trattare questo tipo di casi, che, come si può ben comprendere, sono profondamente diversi da tutti gli altri».
DD Project è ad oggi l’unica accademia in Italia per diventare micropigmentista ricostruttivo, figura che combina il mondo dell’estetica con quello medicale. Perché una migliore qualità di vita delle pazienti passa necessariamente per una migliore qualità dei professionisti.
«CEPAS – afferma Massimo Dutto, Amministratore Delegato dell’istituto di certificazione – da sempre è attento a percorsi innovativi, in grado di interpretare i bisogni in tempo reale. Con questa nuova certificazione, CEPAS identifica di fatto una nuova figura professionale che aiuta a migliorare il senso di identità, d’inclusione nella società e di consapevolezza di sé nelle persone; soprattuto coloro che, in un momento molto delicato della loro vita, incontrano la fragilità».
