In Ugl più che Roger Rabbit ormai servono i Ninja

Riceviamo e pubblichiamo osservando la privacy di chi ci ha scritto.

Caro Dottor Visconti,

Innanzitutto voglio esprimerle la mia soddisfazione, oltre che quella di tanti altri amici, nel vedere che lei non si è dimenticato delle tristi vicende dell’Ugl e dell’Enas e leggerla, dopo tanti mesi di silenzio, è stato per me un piacere e uno stimolo a scriverle questa mia che potrà sembrarle ovvia ma che ovvia non è. Dottor Visconti, sono un ex dipendente dell’Enas che dopo decenni di onorato servizio è stato, di fatto, messo alla porta come tanti altri miei ex colleghi senza nemmeno prendere un centesimo di quello che sono le mie spettanze.

Ho avuto la fortuna di trovare un altro lavoro e per questo ringrazio Dio del miracolo che ha fatto evitando a me e alla mia famiglia di andare a finire sotto i ponti (che peraltro come dimostra Genova non sono più nemmeno tanto sicuri). Vedere la divertente foto di Roger Rabbit con Matteo Salvini mi fa pensare a quanto lei debba aver resistito, anche troppo, nel “tacere” in tutti questi mesi sapendo ciò che stava avvenendo nell’Ugl.

C’è stato un congresso confederale che tutto è stato fuorché un “congresso vero” se si pensa che i congressi degli iscritti alle categorie e alle UTL si sono tenuti dopo quello confederale. In quella sede vi è stata la passerella del leghista Salvini che vedendo qualche centinaia di persone riunite presso la prestigiosa nuvola di Fuksas ha pensato di aver “conquistato” un regno potentissimo pieno di iscritti pronti a votare per la Lega e arrivando a dare anche un sottosegretariato importante al vice segretario di Capone.

Oggi l’attualità ci racconta dell’incontro di Marine Le Pen con Salvini fatto nella sede dell’Ugl. Ora premesso che posso anche guardare politicamente con simpatia il ministro Salvini, mi domando come si è permesso il segretario generale di un sindacato che, per sua natura, dovrebbe essere apartitico di prestarsi a questa squallida rappresentazione politica? Quale organismo interno lo ha autorizzato a far diventare la sede sindacale in un conciliabolo politico che, ripeto anche se può affascinare e far convergere opinioni, è la casa anche di chi non la pensa come Salvini? A Salvini avranno raccontato le vicissitudini di questi quattro anni di Ugl? Avranno raccontato a Marine Le Pen come noi dipendenti dell’Enas siamo stati messi alla porta? O forse il signor Capone e i suoi compari si sono solo premurati di trovare un altro nome da inserire nelle liste leghiste per le elezioni europee?

Non so se lei Dottor Visconti potrà rispondere a queste mie domande ma la prego non ci abbandoni e riprenda ad essere la nostra voce, il nostro amplificatore e soprattutto il nostro collante. Io e, le garantisco, tanti altri amici continuiamo a seguire quotidianamente “Sassate.it” nella speranza di leggere le sue valutazioni e non le nascondo che quando venerdì mattina abbiamo letto il suo simpatico, ironico ma veritiero articolo su Salvini e Roger Rabbit ci siamo scambiati opinioni con la speranza che lei riprenda a scrivere sulle nostre vicende che sembrano essere tacitate dalla stampa di regime e dalla politica ufficiale sia di destra che di sinistra.

Tramite lei, chiedendo di pubblicare la presente lettera, vogliamo anche far giungere un messaggio a Matteo Salvini avvisandolo che se pensa di mettere in lista uno dei tre nomi di sindacalisti Ugl che in questi giorni stanno girando per una eventuale candidatura alle europee nella sua lista, sappia il signor Salvini che  rischia veramente tanto se si avventura in questa operazione. Stia certo che se un componente della segreteria generale o dell’entourage di Capone sarà candidato nelle liste della Lega ci sarà una rivolta silenziosa ma incisiva tra gli associati all’Ugl e gli ex dipendenti dell’Enas (e forse anche tra i dipendenti di Acai) di tutta Italia per impedire che questo signore possa essere votato ma, andando oltre, vi sarà anche un’opera di persuasione per non far votare la Lega se si verificherà quanto sopra.

Noi all’Ugl abbiamo dato tanto con la nostra attività nel patronato, ma abbiamo ricevuto solo mortificazioni personali ed economiche. Salvini pensi bene a quello che sta facendo e, come giustamente ha scritto lei dottor Visconti,  si chieda perché questo “bottino” (l’Ugl) è stato respinto da Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia che forse, idealmente, sarebbe il partito più “compatibile” a tanti associati e dirigenti del sindacato.

Mi scusi lo sfogo e la prego, Dottor Visconti, non ci abbandoni e riprenda a “sputtanare” chi ci ha umiliato e colpito nella dignità di lavoratori e ha distrutto la serenità, soprattutto, delle nostre famiglie. In attesa di leggerla ancora la prego di accettare, anche a nome di tanti altri miei colleghi, i più cordiali saluti.

Lettera firmata

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Caro Amico anzi cari amici, grazie per la sua e vostra lettera che ancora una volta arriva diritta al mio cuore e mi fa capire che le cose all’interno del sindacato di via delle botteghe oscure sono peggiorate. Capisco il vostro scopo ma, come ho detto nell’ultimo pezzo pubblicato sull’Ugl prima di quello di venerdì, oggi mi occupo di relazioni esterne di un altro sindacato che, comunque, ha avuto a che fare con l’Ugl e per una questione di “etica professionale” non mi sembra carino parlare di cose che riguardano la casa di altri. Confesso che “la sindrome di Roger Rabbit” altre volte mi ha solleticato ma ho sempre resistito contrariamente a questa volta che più che parlare all’Ugl ho parlato a Salvini dicendo, praticamente, le stesse cose e ponendo le stesse domande che ha posto lei in ordine alla consistenza dell’Ugl. Come vede è un discorso politicamente rivolto alla Lega e non tanto all’Ugl cui va il merito di “aver sistemato” e di “voler sistemare” alcuni noti personaggi che “vivono” di Ugl. Utilizzo il termine “Sistemare” perché proprio sabato pomeriggio, ad un convegno organizzato dal Professor Rinaldi, ho incontrato un noto politico romano di cui non faccio il nome per una questione di privacy che, richiamando il mio articolo su Roger Rabbit, mi faceva notare testualmente che “intanto loro si sono sistemati tutti con la Lega”. Ora rispondo come ho risposto a questo noto politico romano dicendo che non entro nel merito delle ambizioni personali né di Durigon né di eventuali altri “beneficiari” di questo patto tra lega e Ugl ritenendo legittime tutte le aspirazioni personali. Quello che mi rattrista e mi indigna è il fatto che si usi il sindacato per raggiungere scopi personali invece di pensare al bene dei lavoratori e soprattutto degli associati al sindacato, ma tant’è. Quindi, così stando le cose, non è con i miei articoli che si cambiano le cose e gli andazzi nell’Ugl ma solo con la mobilitazione delle persone che per prime dovrebbero scendere in piazza non contro il governo ma contro certi sistemi che non possono essere definiti certo metodi sociali o sindacali. Purtroppo penso che dopo l’approvazione dello Statuto di Enas Acai da parte del Ministero del Lavoro, e dopo che le banche avranno sbloccato il fido che so essere stato richiesto, potranno arrivare altre sorprese per gli ex dipendenti Enas oggi in Acai ma forse sarà troppo tardi per fare qualche azione. Rimanendo nel campo dei cartoons non servirà più Roger Rabbit ma forse dovrete chiamare i Ninja. Auguri e in bocca al lupo.

Commenti

  1. Ex dipendente Enas
    Lasciare un commento appare del tutto superfluo le azioni dei loschi figuri ugiellini si commentano da sole. Salvini apri gli occhi e le orecchie. Hai fatto un patto col diavolo!!

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