Servizi: Agovino sempre in pole per l’AISI, come vice di Caravelli c’è Tedeschi

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Si avvicina la data dell’addio di Mario Parente dall’AISI. Tramontata l’ipotesi di un’ulteriore proroga (sarebbe necessaria una modifica alle legge istitutiva dei servizi segreti), soprattutto per le perplessità del Quirinale, che teme un “effetto trascinamento” anche sulla durata degli incarichi ai vertici delle FFAA, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, la macchina delle nomine si è rimessa in moto. Il mandato di Parente scade il 16 giugno e anche se si dovesse far ricorso ad una breve “prorogatio tecnica” di qualche altra settimana, non sarebbe un dramma. Ma l’idea è quella di procedere alle nomine. Per l’AISI, il candidato più accreditato resta il generale dei CC Angelo Agovino, attuale vice all’AISE. Ben posizionati, comunque, ci sono anche il comandante dei ROS, Pasquale Angelosanto e il prefetto Lamberto Giannini, Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione. Come vice di Giovanni Caravelli, neo direttore dell’AISE, avanza la candidatura del generale Enrico Tedeschi, cioè il capo di gabinetto e collaboratore più stretto e fidato di Luciano Carta, che si è nel frattempo appena insediato all’ presidenza di Leonardo. Mentre, malgrado le pressioni del CSMD, Enzo Vecciarelli, appaiono in calo le quotazioni del suo capo staff, il generale dell’Aeronautica Francesco Presicce. E gira sempre l’ipotesi che il premier Giuseppe Conte, mantenendo la delega sui servizi, possa nominare alla fine il suo consigliere militare, l’ammiraglio Carlo Massagli, il quale non si è ancora ripreso dalla “trombatura” per diventare CSM della Marina ed è sempre alla ricerca di un “posto al sole” dal quale riprovarci, visto che a Palazzo Chigi il clima è sempre più incerto. O puntare addirittura a prendere il posto del CHOD tra poco più di un anno. D’altra parte, sognare non costa nulla.

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