Difesa-CC: dopo Del Sette, arriverà il più Amato da Graziano (e dal Colle)

Ricordate quella vecchia pubblicità … “l’uomo del Monte ha detto sì“? Bene, sostituite “Monte” con “Colle” e avrete anche voi a disposizione il via libera per l’ultima nomina di vertice delle FFAA voluta dall’onnipotente Claudio Graziano-Badoglio: Tullio Del Sette sarà sostituito, come Comandante dei Carabinieri, dal generale di corpo d’Armata Riccardo Amato.

Il più amato, di nome e di fatto, appunto, da lui e dal segretario del Consiglio Supremo di Difesa, l’ultrapensionato generale Rolando Mosca Moschini, che dal Quirinale continua a fare il bello e il cattivo tempo nelle nomine a tre e quattro stelle.

Per carità, chiariamolo subito: Amato è sempre stato un ottimo ufficiale ed un eccellente generale; ha tutti i titoli per diventare un buon Comandante dell’Arma.

Il problema non è questo. Il problema, come al solito, è il metodo seguito. Esattamente com’è accaduto per la designazione del nuovo capo di stato maggiore dell’Esercito (leggi qui).

Lì, si è creata una quaterna con tanto di “riempitivo”, per impedire ai generali a tre stelle del ’58 di concorrere per la quarta. Qui, ci si è limitati alla terna, perché altrimenti nella rosa sarebbe entrato anche l’unico concorrente che avrebbe potuto coprire i tre anni previsti dalla nuova norma introdotta ad ottobre, senza ricorrere ad alcuna proroga.

Vediamo qual è la situazione, con le relative anzianità dei generali di corpo d’Armata (vengono colpiti dai limiti d’età a 65 anni).

Fuori gara Antonio Ricciardi (’53), analoga sorte doveva seguire Vincenzo Coppola (’54), che invece è finito in rosa con Riccardo Amato (’55) e Ilio Ciceri (’55). Escluso, appunto, Giovanni Nistri (’56), che a gennaio dell’anno prossimo, quando Del Sette lascerà, starà per compiere i 62 anni e avrebbe dunque avuto davanti i famosi tre anni pieni.

Queste terne e quaterne, manovrate a dovere per consentire a Graziano-Badoglio di sistemare i suoi beniamini, stanno provocando parecchi malumori all’interno delle Forze Armate. Al punto tale che cominciano a circolare voci di possibili ricorsi al Tar da parte dei generali esclusi dalle rose con questi trucchetti.

Anche perché tutto continua ad avvenire senza che la Bella Addormentata ministra Roberta Pinotti, intervenga minimamente per frenare il delirio di onnipotenza del capo di stato maggiore della Difesa e dei suoi molto venerabili protettori. Sul Colle e all’Excelsior.

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